Curiosità
Giro del mondo in 80 ore
Phileas Fogg fece il giro del mondo in 80 giorni, il duo milionario
Branson-Fossett ci riuscirà in appena 80 ore. Un'impresa apparentemente
impossibile che il 54enne Richard Branson e il 59enne Steve Fossett sono certi
poter affrontare stabilendo così un nuovo record da inserire nell'albo d'oro
dell'aviazione. Per riuscirci si serviranno di un rivoluzionario jet, riempito
all'inverosimile di kerosene, e non effettueranno nessuno scalo. Diversamente da quanto accadeva 100 anni fa, dove i
fratelli Wright cercavano di staccarsi dal suolo con quello che poi divenne il
primo velivolo a motore, i due milionari dovranno cercare di restare sospesi ad
oltre 11mila metri di quota consumando il meno possibile. Il jet, che Fossett ha definito bellissimo e
superefficiente, è caratterizzato dalla presenza di tre fusoliere affiancate
come un agile trimarano dei cieli, e di un motore, uniti da un'ala leggermente
concava da quasi 40 metri. All'interno trovano posto 17 serbatoi che dovranno
fornire un'autonomia di 37mila chilometri.
I due partiranno dal Kansas, per poi, in modo un po'
zigzagante, sorvolare Montreal, Londra, Parigi, Roma, il Cairo, Karachi,
Calcutta, Shanghai, Tokio, Honolulu, Los Angeles e, infine, Kansas City.
"Una missione non semplice - ha detto Branson - nel 1976 Tom Jewett perse
la vita in un'impresa simile". Ma a preoccupare i due uomini d'affari non
è tanto il volo quanto il decollo. L'aereo, infatti, sarà stracarico di
carburante e il minimo errore potrebbe trasformare il velivolo in una palla di
fuoco.
Crolla
la grande muraglia
Continua inarrestabile il declino della Grande Muraglia cinese. L'imponente manufatto umano, che si riteneva potesse essere visibile anche dalla Luna, sta lentamente crollando a pezzi. Yang Liwei, il primo cinese nello spazio, tornato a terra dopo il suo volo orbitale ha detto di non esser riuscito a vederne traccia. Eppure altri astronauti prima di lui, Armstrong e Al drin, dissero di averla distinta chiaramente ad occhio nudo in quel 21 luglio del '69. Un particolare che peraltro solleva nuovi dubbi sulle missioni Apollo 11 e Apollo 14 che per molti esperti sarebbero state un falso clamoroso realizzato dall'Amministrazione americana. Ma tutta la storia della Grande muraglia è avvolta da un mistero senza eguali. Secondo la tradizione si diceva che l'avesse fatta costruire nel terzo secolo a.C., unendo fra loro tratti preesistenti, l'imperatore Qin Shi Huang Di, il grande unificatore dell'impero cinese. Con i suoi 6.700 chilometri doveva separare e tenere al riparo i contadini sedentari cinesi dalle tante popolazioni nomadi, prime fra tutte quelle degli Unni e dei Mongoli. La furia degli elementi ma anche l'opera dell'uomo hanno però segnato l'inizio della fine della Muraglia. Gli abitanti con dimora nei pressi del gigantesco manufatto, infatti, sottraevano allo stesso materiale e terreno da utilizzare per costruire case e muretti. Le torri e i fortini sono state trasformate in granai e porcilaie. Insomma dei 6.700 chilometri - secondo i desolati esperti cinesi - un terzo non esiste più, un terzo è danneggiato quasi irreparabilmente e le restanti parti resistono ancora ma andrebbero restaurate. La Grande muraglia è diventata in sostanza un semplice ricordo.
Risolto il giallo "Tutankamen"?
Dopo
essere stato al centro di studi e leggende per la sua famigerata
"maledizione", ora il faraone Tutankamen ha attratto l'attenzione
dell'Fbi per il misterioso assassinio che pose fine alla sua vita all'età di 18
anni. Tremila anni dopo quella fatale "mazzata dietro le
orecchie", i federali hanno chiuso il caso: l'assassino di Tutankamen,
salito al trono all'età di nove anni e da lì sbrigativamente rimosso nove anni
dopo, è il primo ministro. Il suo nome? Ay. Il movente: il primo
ministro, rivelano le indagini, ha ucciso nella convinzione di raccogliere tutto
il potere nelle proprie mani.
Il caso era aperto da un pezzo, qualcosa come 33 secoli. Ma ora è chiaro:
Tutankamen non è morto per cause naturali, come si credeva. La mummia del
"re-bambino" è stata più volte esaminata dopo il suo ritrovamento.
In particolare un esame ai raggi X effettuato nel 1969 dal professor Harrison di
Liverpool aveva già messo in evidenza una macchia di densità anormale alla
base del cranio, un segno compatibile con un colpo ricevuto alla testa. Ma Greg
Cooper dell'Fbi e il suo collaboratore Mike King ebbero un colpo di fortuna,
quando, avuto accesso alle lastre originali di Harrison, decisero di farle
riesaminare a Salt Lake City da un altro esperto, Todd Gray, il quale notò una
scheggia di osso staccata all´interno del cranio, un altro indizio di probabile
atto criminale. Scatta l'indagine sui possibili autori del delitto, ma è un
affresco nella tomba di Tutankamen a inchiodare Ay: il dignitario sta
presenziando la cerimonia funebre, compito riservato solo al successore
designato. Ecco lì il movente. Anche se poi l'assassino (o presunto tale) Ay
non divenne mai faraone.
Non tutti, del resto, sono d'accordo: Il professor Toby Wilkinson, egittologo di
Cambridge, ha dichiarato: 'Dubito proprio che, sulla base di queste prove, una
corte condannerebbe Ay per omicidio'.
L'auto del futuro
La Gm
Hy-wire è l'ultimo prototipo di auto a idrogeno.
A vederla così sembra una strana monovolume un po' squadrata. Niente a
che vedere con altri meravigliosi prototipi presentati proprio a pochi metri di
distanza da altre marche. Ma la Gm Hy-wyre, stella indiscussa del Salone
dell'automobile di Parigi che aprirà al pubblico sabato prossimo, è la prima
auto al mondo che concentra in uno spazio incredibilmente piccolo la tecnologia
fuel cell ad idrogeno: il sistema di propulsione ed i comandi sono contenuti in
un pianale (la parte bassa della scocca) spesso appena 28 centimetri. Un record.
Che garantisce uno spazio mai visto: non c'è cruscotto, scomparso il classico
vano motore, aboliti i passaggi per gli organi della trasmissione.
Ma la Hy-wire va anche oltre: usa comandi elettronici e non meccanici per
sterzo, freni, e acceleratore e questo consente il risparmio di altro spazio.
Nell'abitacolo non si vedono così né volante, sostituito da una specie di
cloche, né pedali. C'è soltanto un'unità chiamata X-drive che racchiude tutti
i comandi e che si può spostare a piacimento a destra o a sinistra, avanti e
indietro nell'abitacolo.
La rivoluzione è grande e segna il passaggio da una civiltà basata sul
petrolio ad una fondata sull'idrogeno.
E non è un caso che la Hy-wire venga presentata in Europa, a Parigi. La
macchina, infatti, è il frutto di una collaborazione globale, mai vista
prima: negli Usa ingegneri e progettisti della General Motors hanno
sviluppato il telaio e la carrozzeria, così come l'integrazione delle
componenti meccaniche ed elettriche. Poi nel centro ricerche Opel di
Magonza-Kastel, in Germania, hanno pensato al sistema di propulsione a fuel cell.
La carrozzeria infine è made in Italy, visto che è stata realizzata dalla
Bertone di Torino, mentre la svedese Skf Group ha curato la tecnologia by-wire
nei suoi laboratori in Olanda ed in Italia.
Animali virtuali? No, grazie
Un
Paese dei Balocchi formato Internet: è questa l'ultima sorpresa che il Web
riserva ai ragazzi dai sette ai 17 anni.
E' sufficiente cliccare sul sito americano www.neopets.com per vedere
dischiudersi un mondo fantastico e stuzzicante fatto di piccoli animali virtuali
da curare, videogiochi, avventure, concorsi e soprattutto tanta pubblicità.
I piccoli protagonisti di giochi eccitanti sono molto remunerativi per gli
sponsor e i proprietari del sito perché i giovani, pur di guadagnare i
neopoints, la valuta virtuale del sito stesso, sono disposti a sottoporsi a
qualsiasi sondaggio e ad ogni annuncio pubblicitario.
Il segreto di neopets è quello di immergere i ragazzi in un universo imbevuto
di pubblicità: prodotti, marchi, loghi sono incorporati al contenuto del sito.
Anche in Italia è arrivata la moda degli animaletti eredi del Tamagotchi: gli
esserini (www.esserini.it), creati dalla grafica pubblicitaria Simona Costanzo,
sono fatti di stoffa e bottoni, cuciti a mano e venduti in Rete. Non sono comuni
pupazzi - come precisa l'ideatrice - perché hanno anche un'anima: un piccolo
cuore di pietra raccolto sul greto del Po.
Sempre per quanto concerne il mondo del web ci sono novità sul fronte della
sicurezza dei domini. Gaetano Rasi, garante per la protezione dei dati
personali, ha avanzato la proposta di contrassegnare i domini con un bollino blu
per distinguere, nel mare magnum di Internet, i siti di qualità da quelli che
potrebbero arrecare danni ai minori.
Entro l'anno, comunque, sarà completata la stesura del Codice di
Autoregolamentazione per provider e fornitori di contenuti Internet che conterrà
regole operative affinché non si turbi la coscienza dei giovani in fase
evolutiva e si vieti anche la commercializzazione, ad uso di bambini, di
materiali e oggetti pornografici.
Italiani contati
Nel 1870, dopo la presa di
Roma, eravamo 27 milioni. Oggi in Italia siamo più del doppio
(56.305.568). In ogni caso gli italiani sono un po' meno di
quanto non fossimo nel 1991. Dagli anni Ottanta l'Italia, per ora con la
lentezza di un ghiacciaio, tende a rimpicciolirsi, e il declino della natalità
è confermato dalla constatazione che la media dei componenti del nucleo
familiare è oggi di 2,6 persone.
Presentando i dati provvisori del censimento 2001, l'Istat
ha decretato che gli abitanti del Belpaese sono 56 milioni e 305 mila.
Questi dati però non collimano con quelli relativi al gennaio del 2001 in cui
si asseriva che gli italiani fossero 57 milioni e 844mila, secondo i
dati anagrafici. In pochi mesi, sembra sparito
un milione e mezzo di connazionali. L'Istat lo spiega in due modi: con lo
stato non sempre soddisfacente delle anagrafi comunali e con la difficoltà,
stavolta censuaria, di raggiungere alcuni gruppi di popolazione particolarmente
mobili sul territorio o non pienamente disponibili alla rilevazione (ad esempio
gli stranieri). Il vero guaio però sembrerebbe il calo delle nascite: un
invecchiamento per il quale il nostro paese si trova al primo posto nel
mondo.
La prevalenza numerica delle italiane (quasi
due milioni in più degli italiani) è destinata a scomparire nel giro di una
generazione, poiché le signore che lavorano hanno salute meno solida delle loro
madri casalinghe.
L'insonnia colpisce anche i ragazzi
Hai spesso
difficoltà ad addormentarti? Ti svegli troppo presto al mattino oppure ti
svegli spesso la notte? La carenza di sonno ti danneggia la concentrazione e la
memoria durante il giorno? Le notti in bianco influenzano il tuo umore? Se si
risponde di sì ad almeno due domande vuol dire che facciamo parte del popolo
degli insonni e che dobbiamo chiedere aiuto al medico.
La magra consolazione è che a soffrire di questo disturbo non siamo soli: secondo
una ricerca dell'Associazione italiana di medicina del sonno (Aism) il
64% degli italiani soffre d'insonnia.
A preoccupare i medici sono soprattutto i giovani che vanno a letto sempre
più tardi. La discoteca, Internet, i programmi tv no-stop sembrano essere i
pericoli numero uno per le nuove generazioni. Ed è proprio il sonno a provocare
gli incidenti stradali - spiegano gli esperti - Non tanto l'alcol quanto il
colpo improvviso dopo un'intera nottata a ballare a far perdere il controllo.
Che fare? Prendere dei farmaci è sbagliato, meglio cercare le cause e tentare
di rimuoverle. Solo in casi estremi si ricorre a una cura farmacologica con
medicinali che non creano nessuna dipendenza. Non è consigliabile curarsi da
soli perché la difficoltà nel dormire può dipendere da disturbi organici come
i dolori reumatici o respiratori.
Ma purtroppo,secondo un recente sondaggio Eurisko, il 69% degli insonni
preferisce disertare le cure mediche. Per sensibilizzare sui disturbi del sonno
il 21 di marzo l'Aism ha organizzato una Giornata Mondiale del Dorniresano
intitolata" Apri gli occhi sul sonno". Sempre dal primo giorno di
primavera verrà attivato il sito www.morfeodormiresano.it, con annessa chat, in
cui i medici di famiglia e i pazienti potranno cercare informazioni utili.
Chi lo dice che lo sport fa bene?
Al motto di "mens sana in corpore sano"
si abbandonano all´impulso egocentrico di fare, a volte con un
delirio di quasi onnipotenza. Alla fine si accasciano al pronto
soccorso, dal luminare, nel letto d´ospedale. Sono le vittime
patetiche dello sport improvvisato a tutti i costi, sempre più
spesso traumatizzate da un elenco infinito di disgrazie, tipo
strappi muscolari, ossa rotte, tendini infiammati, ernie, infarti.
Nel sadico saggio di Stéphane Cascua, professore francese e
fresco autore di «Le sport est-il bon pour la santé?», lo
sport fa bene alla salute?, la risposta è un inno al pessimismo
scientifico, contenuto in nove lugubri capitoli: no,
assolutamente no, se l´esercizio fisico dilettantesco e
pasticcione viene scatenato da quell´impulso a fare e a esibirsi
che è tanto di moda.
Meglio, dunque, disintossicarsi subito dall´idea della
performance. Come dimostra qualche dato raccolto dal professore
nell'ospedale Pitié-Salpetrière di Parigi: il rischio che le
coronarie scoppino è 56 volte più alto dello standard se si
corre senza training e l´età media di morte improvvisa in caso
di sforzi eccessivi scende da 60 a 47 anni. Ma allora che fare?
Se proprio volete tenervi in forma, raccomanda il professor
Cascua, non mettetevi sotto pressione per più mezz´ora, tre
volte la settimana, con buonsenso e sotto la sorveglianza di
esperti che sanno il fatto loro.
Anche le fiabe vanno in rete
Anche la fiaba si 'contamina' e la tecnologia informatizza il fascino e il mistero della evocazione suggestiva. E' ciò che ha fatto lo scrittore Roberto Piumini nel proporre una fiaba da leggere in rete per avvicinare i più piccoli ai grandi temi della vita. In "Le Fiabe di sempre" troviamo le favole tradizionali, scritte dai più famosi autori: dal 'Gatto con gli stivali' a 'La principessa sul pisello' a 'Cappuccetto Rosso'. Ma hanno qualcosa di nuovo: sono nate per Internet, pensate per essere lette, guardate e ascoltate sul web. E dalla Rete, ora si torna al libro: la multimedialità espressa su Internet torna a scomporsi in testo, immagine e audio su media diversi. Le belle illustrazioni sono di Donatella Bazzucchi e Giuditta Simeone.
Bambini "abbandonati"
I bambini sono sempre più soli. Sono
allarmanti i dati emersi dal secondo Rapporto Nazionale sulla
Condizione dell'Infanzia, della Preadolescenza e
dell'Adolescenza, presentato a Roma da Ernesto Caffo, presidente
di Telefono Azzurro e da Gian Maria Fara, presidente di Eurispes.
Nonostante non gli manchi niente di materiale, la festa da
McDonald per il compleanno, il cellulare in tasca, il pc in
camera, sentono comunque la carenza di affetto, di attenzione e
rispetto.
Sono soli davanti alla tv: più del 50 per cento dei minori passa
da solo dalle due alle quattro ore al giorno davanti alla piccolo
schermo. Soli anche davanti al video del computer: lo fa il 48,9
per cento dei più piccoli e il 44,1 dei più grandi. Ogni anno
un bimbo dedica 110 ore alla tv e 800 alla scuola. E passa per un
video anche la comunicazione preferita dai giovanissimi: è il
display del telefonino (ce lha l89 per cento dai 15
ai 24 anni) tempestato da Sms dall81,5 per cento dei
giovani.
La solitudine a cui sono costretti i giovanissimi porta con sé
una miriade di mali: sembra infatti che a 10 anni il 39% abbia già
fatto uso di droghe. Quelle più diffuse tra i ragazzini sono la
marijuana, la cocaina e l'ecstasy. Crescono le allergie, ma
crescono soprattutto le malattie psicosomatiche che esprimono un
disagio 'dell'anima': l'asma bronchiale, le malattie della pelle
e la bronchite cronica. Ci sono poi i disturbi psicoalimentari,
anoressia e bulimia.
I ragazzi chiedono aiuto, ma i genitori sono troppo distratti per
ascoltarli. Infatti, tra le motivazioni che spingono i ragazzi a
rivolgersi al Telefono Azzurro al primo posto ci sono i problemi
relazionali con mamma e papà.
Biblioteca, questa sconosciuta
Solo il 7,5%
degli italiani frequenta abitualmente biblioteche e appena il 26%
(contro il 65% degli americani) vi ha messo piede almeno una
volta in un anno. A confermare lo scarso amore dei connazionali
per la carta stampata è l'Associazione italiana biblioteche.
Sebbene in Italia vi siano almeno 25.000 biblioteche pubbliche,
in un anno si registrano in media 25 milioni di prestiti di libri
- cioè meno di un volume a persona - cifra tra le più basse
d'Europa. La Lombardia è la regione con il più alto numero di
frequentatori con un'offerta di 1200 biblioteche comunali.
Quanto all'identikit del "topo da biblioteca" è
semplice: giovane (20-25 anni) e prevalentemente donna. In età
lavorativa la frequentazione crolla. Tanta disaffezione sorprende
poiché è gia da tempo che le biblioteche non offrono più
soltanto libri per lo studio, la lettura o la consultazione. Di
pari passo con il loro avvento nella società, i nuovi media - cd-rom,
materiale audiovisivo e collegamenti a internet - sono
prepotentemente entrati in questi templi del sapere. Un esempio
fra tutti è il catalogo Sbn (servizio bibliotecario nazionale)
in cui confluiscono i cataloghi di 1.329 biblioteche grazie al
quale da una qualsiasi postazione internet è possibile avviare
una ricerca bibliografica e conoscere quali sono gli istituti che
possiedono i volumi desiderati.
La televisione, "migliore amica" per i giovani
La
passione televisiva degli adolescenti è tale che per un giovane
su tre il "migliore amico" è rappresentato da un
personaggio tv. Ad affermarlo sono i risultati di un sondaggio
condotto da Radio 101 su un campione di 650 giovani tra i 14 e i
24 anni.
Un figlio su due si sente trascurato dai genitori, e denuncia che
diminuisce il tempo e l'attenzione che viene loro dedicata per
discutere di problemi, ansie e preoccupazioni. Due giovani su tre
dicono di non avere veri amici, o addirittura di non credere
nell'amicizia. Superficialità , egoismo e utilitarismo, sono i
maggiori difetti. Il loro vero punto di riferimento sono i
personaggi del piccolo schermo, amici ideali, comprensivi,
simpatici e soprattutto che non tradiscono mai. Un giovane su due
si sente "lasciato a se stesso", e per gli altri "i
genitori ci sono solo quando vogliono loro".
Saranno forse troppo indaffarati o stanchi per il lavoro, o
vorranno anche loro un pò di spazio, sta di fatto che, secondo
il 54% degli intervistati, i genitori è come se non ci fossero
del tutto. Ma la situazione migliora di poco per il 31%: ci sono
solo quando devono proibirmi di fare qualcosa, ma "spariscono"
o semplicemente "non hanno tempo quando voglio parlare dei
miei problemi". Solo il 13% afferma di avere genitori
presenti (alcuni dicono persino "fin troppo presenti").
Il bello è che tra i colpevoli del disagio ci sarebbe proprio il
piccolo schermo. Secondo un giovane su due, infatti, la causa
principale della mancanza di attenzione dei genitori è proprio
la televisione: "quando sono in casa, per loro stare insieme
vuol dire sedersi a guardare la televisione" o, addirittura,
"quando accendono la Tv abbandonano tutto e tutti". Ma
la televisione non è l'unica colpevole: secondo il 19% degli
intervistati i soldi rappresentano un'altra barriera
insormontabile: "sanno parlare solo di quello" oppure,
"piu' che lamentarsi di quanto gli costo non sanno fare".
Ritrovata l'Arca di Noè
L'arca di Noè esce dal mito per diventare
un'affascinante realtà. Grazie ad alcune immagini satellitari,
il 22 settembre scorso Angelo Palego, un'ingegnere marchigiano
appassionato di archeologia e studioso della Bibbia, ha portato
le prove obiettive sull'esistenza dell'imbarcazione biblica
sepolta sotto i ghiacci del Monte Ararat, in Turchia.
Lo
studioso nel 1985 partì da solo per l'Ararat, dove riuscì a
fotografare due pezzi dell'arca nella gola di Ahora, con una
macchina fotografica dotata di un buon obiettivo. Ritornato in
Turchia con diverse altre spedizioni, finalmente nel 1989 arrivò
sul ghiacciaio camminando proprio sopra il pezzo dell'Arca di Noè
a 4300 metri di quota, arricchendo ancora il corredo fotografico
e portando nuove prove sull'esistenza dell'Arca. Nel 1993 venne
fatto prigioniero dai guerriglieri curdi di Ochalan, sul monte
Ararat per 27 giorni a 3500 metri di quota; mentre era
prigioniero con il permesso del capo riuscì a fare altre 2
spedizioni. Secondo il ricercatore nella Bibbia ci sono le
coordinate esatte che gli hanno permesso il ritrovamento: grazie
ad una proporzione matematica ha potuto stabilire a quale altezza
l'Arca si era fermata sul Grande Ararat, che è alto 5165: l'Arca
si era fermata a 4800 m. Sempre dai versetti della Bibbia ha
dedotto che l'Arca aveva una sola finestra dalla quale Noè
vedeva le cime dei monti.
Pare che già dal secolo scorso, a partire dai primi del '900
fino a oggi, circa 200 persone abbiano visto l'Arca di Noè allo
scoperto quando i ghiacci si ritiravano e ne abbiano lasciato una
testimonianza disegnata che confermerebbe la scoperta di Palego.
L'Arca peserebbe migliaia e migliaia di tonnellate; solo il pezzo
che si trova a 4300 metri di altezza, lungo piùdi 100 metri,
pesa oltre 40.000 tonnellate. Quindi non sarà possibile spostare
il reperto. Dei campioni di legno sono già stati presi in
passato da Fernand Navarra e sono stati analizzati da istituti di
fama mondiale, che hanno confermato esattamente l'epoca del
diluvio universale, cioè il 2 novembre del 2370 a.C., 4300 anni
fa.
Il telefonino fa male?
Tecnologia
e sviluppo vanno avanti e con loro anche le abitudini. Ed è così
che nei primi giorni di scuola, fra agende, libri non ancora
usati e penne di ogni genere, fa la sua comparsa il telefonino,
ormai, diventato vero e proprio must anche per i
giovanissimi. Ma assieme al cambiamento di abitudini arriva lallarme
dellIstituto di Citomorfologia del Cnr di Bologna, secondo
cui sarebbero proprio gli adolescenti la categoria maggiormente a
rischio delle onde elettromagnetiche.
A confermare il pericolo è una ricerca che confronta più studi
internazionali, coordinata da Fiorenzo Marinelli, dell'Istituto
di Bologna che mette in luce, ad esempio, un rischio doppio di
contrarre leucemie, in particolare leucemia linfatica cronica,
per i bambini che vivono a meno di quattro chilometri e mezzo da
stazioni Radio e Tv. Il telefonino invece emette fino a 80 volt/metro,
quindi è sicuramente lo strumento più inquinante che
utilizziamo ed è perciò sconsigliato per i minori di 16 anni.
Il telefonino infatti può danneggiare lo sviluppo neurologico e
conseguentemente i risultati scolastici dei bambini e dei ragazzi
in fase pre-adolescenziale.
Intanto, l'Italia è in ritardo sui regolamenti applicativi alla
legge quadro sui campi elettromagnetici (la 36/01) del febbraio
scorso. Entro il 19 luglio, infatti, il Governo avrebbe dovuto
stabilire le caratteristiche delle etichette che dovranno
comparire su telefonini, televisori, phon, forni a microonde,
fotocopiatrici, computer e altri elettrodomestici, mettendo in
condizione chi li utilizza di scegliere i prodotti meno
inquinanti e seguire consigli per un utilizzo in condizioni di
massima sicurezza.
Ahi, che mal di testa!
Il mal di
testa è la più frequente patologia riscontrata in età
pediatrica ed è spesso la spia di un disagio psicologico.
Carenze affettive, situazioni familiari non serene o difficoltà
a scuola sono tra le prime cause dell'insorgere dei disturbi. È
quanto è emerso nel corso del Congresso internazionale
sull'emicrania, organizzato a Stresa dal Centro cefalee
dell'Istituto nazionale neurologico Carlo Besta di Milano.
La cefalea in età pediatrica ha per la maggior parte dei casi
un'origine psicologica. A volte diviene una sorta di richiamo
verso i genitori o gli insegnanti; per questo motivo non sempre
serve ricorrere ai farmaci, che vanno comunque usati con cautela
quando si tratta di bambini, è invece utile un esame della
situazione familiare da parte del medico.
Contro il mal di testa di tipo psicologico ricercatori americani
hanno messo a punto una terapia che si chiama 'bio-feed back',
una tecnica di rilassamento che evita il ricorso a farmaci.
Ci sono 150 tipi diversi di mal di testa, fra i quali il più
noto è l'emicrania di cui soffre il 12% degli italiani.
La paura è ereditaria?
Ansia e
fobie di vario genere sono ben conosciute da tutti perché
condizionano inesorabilmente il modo di vivere degli individui.
Sono tutti sintomi che derivano da ciò che noi conosciamo col
nome di paura.
La paura è un importante adattamento biologico e un
comportamento comune a tutti i mammiferi. È un'emozione, un
ricordo non espresso, memorizzato in una parte speciale del
nostro cervello. Essa fa sì che gli individui reagiscano quasi
istintivamente, di fronte alla percezione di un pericolo. La
paura può essere presente in vari gradi in diversi individui.
Quando la tendenza alla paura è presente in eccesso, le sue
conseguenze non sono sempre positive.
La paura è perciò una risposta che lorganismo concede
quasi istintivamente e che difficilmente riesce a controllare. Ma
perché esiste? O meglio, perché qualcuno sembra averne meno di
altri? Alcuni studi dimostrano lesistenza di una componente
genetica nella propensione ad avere paura. Sembra che nei tipi
paurosi manchino alcuni tipi di recettori, molecole del cervello
responsabili delle comunicazioni chimiche fra le cellule nervose,
che governano il comportamento.
In conclusione la tendenza verso l'ansietà e la paura pare sia
una caratteristica ereditaria. La forma specifica che prendono le
fobie, come la paura dei serpenti, del dolore, dei luoghi alti o
degli spazi chiusi è quasi interamente associata alle esperienze
dell'individuo. Ma la tendenza a sviluppare risposte ansiose o di
paura all'ambiente in generale ha una chiara componente genetica.
Rivoluzione in Biblioteca
Il tempo degli e-Book sembra ormai arrivato.
Sempre più società specializzate nella produzione di Computer
si dedicano alla realizzazione di questi potentissimi dispositivi
che con molta probabilità, in un prossimo futuro, riusciranno a
sostituire i classici libri cartacei. I giovani, ad esempio,
grazie a questi non saranno più costretti a portare a scuola
decine di pesantissimi libri sulle spalle.
La Microsoft ha realizzato recentemente un dispositivo, chiamato
"Myfriend", delle dimensioni di un normale libro, con
l'unica differenza che al suo interno potranno trovare spazio
decine, se non addirittura, centinaia di testi. Myfriend è un
vero e proprio Computer. Sarà dotato, infatti, di interfaccia
Usb, modem integrato, display Clear Type, capace di riprodurre
immagini a colori con una definizione elevatissima, e batterie
ricaricabili. Queste gli permetteranno di funzionare
ininterrottamente per ben 6 ore. Il tutto verrà gestito dal
sistema operativo, prodotto dalla stessa Microsoft, Windows CE.
La cioccolata: fa bene oppure no?
In questi giorni si è aperto tra gli scienziati un dibattito sulla cioccolata; secondo alcuni la cioccolata fa bene non solo all'umore, com'era già noto da tempo, ma anche al cuore, che così viene tenuto al riparo da infarto e simili. A sostenerlo è la ricerca condotta da un gruppo di scienziati dell'Università della California, che per mesi ha effettuato analisi su un campione di 24 persone. Ma subito dopo la divulgazione di questa notizia, il resto della comunità medica è insorta, insospettita anche dal fatto che lo studio è stato finanziato da una nota industria dolciaria, la Mars. La cioccolata infatti contiene anche livelli elevati dei grassi e dello zucchero che contribuiscono all'aumento del colesterolo, all'obesità e dunque ai problemi di cuore. La battaglia è solo agli inizi. Attendendo risposte dalla scienza, si può continuare a mangiare cioccolato senza abusarne.
Addio al diario segreto, ora ci si confida via sms
Un tempo
era il fedele confessore per tantissimi giovani, ma ormai il
diario segreto si appresta a diventare un lontano ricordo,
surclassato dai più moderni metodi di comunicazione. Le
inquietudini e i tormenti adolescenziali ora viaggiano via etere,
e i ragazzi affidano i loro segreti a sms, posta elettronica e pc.
E' quanto emerge da un sondaggio condotto su duemila giovani tra
i 10 e i 17 anni. Secondo i risultati della ricerca, il 51% delle
ragazze e il 48% dei ragazzi confiderebbero i loro segreti più
intimi ai "messaggini". Mentre al caro, ma vecchio,
diario si affida appena il 17% delle femmine e addirittura solo
il 5% dei maschi. Le angosce di cuore, che affliggono il 30%
delle adolescenti, quasi come i difetti fisici, trovano rifugio
nelle email, negli sms, nelle chat. Il mezzo più usato per
comunicare nel 73% dei ragazzi e nel 67% delle ragazze è proprio
il cellulare. Ma, secondo gli studiosi, la tendenza per cui la
riflessione sulla propria vita viene affidata all'asettico pc
piuttosto che alle pagine del diario, è tutt'altro che positiva.
Infatti parlare e scrivere di sé aiuta a dialogare con gli altri.
Aiuta a conoscere noi stessi e dunque anche la realtà esterna.
Così come si fa con gli animali in via d'estinzione qualche
anno fa è nato "L'Archivio dei diari" per
tutelare un genere letterario, prima che diventi una specie
fantasma.
Scoperta la barca più antica del mondo
Un' imbarcazione risalente a ottomila anni fa, probabilmente la più antica la mondo, è riaffiorata dalle acque del Mar Nero. Si tratta di un mezzo per navigare ricavato da un unico tronco di olmo, ritrovato a 117 metri di profondità, in una località situata a circa 30 miglia marine a est del porto bulgaro di Sosopo. La scoperta è stata annunciata dalla radio statale bulgara a Sofia. La datazione cronologia è stata stimata dagli esperti, i quali affermano che la barca risale a seimila anni prima della nascita di Gesu' Cristo. L'imbarcazione potrebbe appartenere ad un insediamento antichissimo, localizzato nell'attuale baia di Sosopol e scoperto 15 anni fa in fondo al mare. Gli storici bulgari sono eccitatissimi per la scoperta : a loro avviso la barca risale alla stessa epoca dell'arca di Noè, cioè al periodo precedente la grande immissione di acqua salata del Mediterraneo in quello che all'epoca era il Lago Nero. L'acqua marina, cresciuta di livello in un periodo di scioglimento delle calotte polari, arrivò dalla parte di quello che ora è lo stretto del Bosforo con un volume 200 volte maggiore di quello delle cascate del Niagara e distrusse una civiltà insediata sulle rive del lago. Secondo molti studiosi di archeologia proprio questo fenomeno è passato alla storia come il Diluvio universale del quale parlano la Bibbia ed i racconti tramandati da altre culture della zona.
Mangiar sano per vivere più a lungo
Una vita lunghissima, come Matusalemme. Sono
in tanti (quasi tutti) a desiderarla: per questo motivo da sempre
gli uomini si affannano su polveri magiche, alambicchi e provette
per trovare l'elisir di lunga vita. Ma dallo studio di
popolazioni particolarmente longeve sono emersi i regimi
alimentari più salutari: a svelare il segreto degli
ultracentenari è stata la comparazione delle diete diffuse nei
vari angoli del pianeta. Protagonisti assoluti sulle tavole dei
centenari sono risultati cereali e verdure.
Secondo gli esperti a rotazione devono essere presenti sulle
nostre tavole tutti i tipi di verdure. Un simile stile
nutrizionale favorisce la prevenzione del cancro e di altre
malattie.
Il menu più salutare è composto di piatti a base di fibre,
cereali, legumi, pesce, carni magre, verdure, conditi con piccola
quantità di olio extravergine doliva. Nella dieta
giornaliera devono essere sempre presenti pane, pasta o riso. Lenergia
che ci tiene in vita viene fornita dai glucidi, dai lipidi ed in
misura minore dalle proteine. Le diete improvvisate sono
pericolose, poiché non tengono conto del metabolismo di ciascuno.
Buone notizie per gli italiani: Il segreto della longevità per
gli esperti è racchiuso in quel regime alimentare noto in tutto
il mondo come 'dieta mediterranea'.
Se in Italia siamo maestri di cucina salutare, perché non
insegnare all'università i segreti della buona alimentazione?
Nel 2003 verrà inaugurata la prima università mondiale di
gastronomia italiana; le sedi saranno la reggia di Colorno, nel
parmense, e Pollenza (Cuneo). La struttura avrà natura
privatistica e non sarà una scuola di cucina, ma una vera e
propria università della gastronomia nei suoi aspetti culturali,
ambientali, storici e scientifici. Si strutturerà in un triennio
formativo obbligatorio e in due corsi di specializzazione
biennali: uno rivolto ai futuri operatori dell'informazione
gastronomica e uno, più manageriale, per la gestione dei
rapporti fra industrie agroalimentari e territorio. L'università
sarà a numero chiuso, ma aperta agli studenti di tutto il mondo.